I turdiddri, chiamati anche turdilli, crustuli, cannaricoli a seconda della zona della Calabria, sono onnipresenti sulle tavole dei calabresi nel periodo natalizio.
Sono degli gnocchetti fritti, impastati nel vino (o nel mosto) cotto e ricoperti di miele di fichi o millefiori.
La ricetta che presentiamo è un’interpretazione ottenuta dallo studio di varie ricette, e che ha saputo conquistare i nostri commensali. Fatene buon uso e buon appetito 😉
Turdiddri
- 300 ml vino moscato
- 150 ml olio d’oliva extravergine
- 150 gr di zucchero semolato
- Scorza grattugiata di 1 arancia e di 1 limone
- Mezzo cucchiaio di cannella
- 1 kg circa di farina 00
- 1 bustina di lievito in polvere per dolci
- 4 uova
- 500 gr miele millefiori
- Succo di 1 arancia
- Altra cannella q.b.
Mettere in ebollizione per 2-3 minuti vino, olio, zucchero, scorza di agrumi e cannella, e lasciare intiepidire.
Spostare il liquido ancora tiepido in un recipiente, iniziando a setacciarvi farina e lievito, e inserire le uova sbattute prima di finire tutta la farina, fino ad ottenere un impasto abbastanza duro che non attacchi alle mani né alla spianatoia.
Sulla spianatoia, formare salsicciotti abbastanza sottili da cui ottenere i turdiddri (da rigare a discrezione).
Friggere i turdiddri in olio di semi a fiamma medio-bassa, e scolarli su carta assorbente appena diventano marrone chiaro.
In una padella capiente, far sciogliere il miele facendolo bollire assieme al succo d’arancia (anche allungato con un po’ d’acqua, volendo) e ad altra cannella (preferibilmente un altro mezzo cucchiaio).
Appena il miele intiepidisce e inizia ad addensarsi, versarvi i turdiddri girandoli nel miele a poco a poco finché non risulteranno tutti ricoperti.
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